Il Museo Pogliaghi, aperto al pubblico nel 1971, era stato fondato vent'anni prima per volontà testamentaria dello scultore e pittore milanese Ludovico Pogliaghi (che fu anche scenografo; studiò scultura e decorazione col Bertini). Un tempo di proprietà della Santa Sede, è ora gestito dalla Fondazione Pogliaghi per conto della Biblioteca Ambrosiana di Milano.
La Villa come sede del Museo Pogliaghi
La sede del Museo si trova nella Villa Ottocentesca costruita in stile eclettico da Ludovico Pogliaghi come antiquarium destinato a raccogliere le sue collezioni. Vi si accede dal sagrato anteriore del Santuario di Santa Maria del Monte: un'angusta galleria penetra nel borgo e sfocia di fronte ad un'arcata a sesto acuto, da qui si scende al viale delle Cappelle dove si apre l'ingresso del Museo.
Il Pogliaghi soggiornò in questo edificio fino alla morte, avvenuta nel 1950: fino a quella data l'artista continuò ad abbellire e a modificare la sua dimora. Essa si compone di un corpo centrale assai luminoso grazie all'ampio portale di vetro culminante in un arco a tutto sesto, il complesso è sormontato da un loggiato in stile veneziano e ornato nel timpano del frontone da un mosaico che ricorda la tecnica bizantina. La Villa è impreziosita da un rigoglioso giardino all'italiana, disegnato dal Pogliaghi e contenente una pregevole raccolta di sculture romane. Nell'esedra sulla destra è invece collocata in una nicchia una scultura, Prometeo, realizzata dallo stesso Pogliaghi.
Museo Pogliaghi: le raccolte
Nel Museo Pogliaghi sono custodite le eterogenee collezioni d'arte dell'omonimo artista: nella sala del Tesoro sono conservati reperti archeologici, Madonne lignee tardo gotiche, italiche e nordiche ed un presepe napoletano settecentesco.
Il vano adiacente ospita lavori del Gianbologna e un bozzetto in terracotta del Bernini. Nella sala Rossa ritroviamo alcune specchiere di Murano del ‘700 unitamente a pregiati mobili del ‘600-‘700 lombardo e due tele di A. Mognasco, detto il Lissandrino (1667-1749).
La sala dello Scià è una ricostruzione del grande Salone progettato dal Pogliaghi per il sovrano persiano nella reggia di Teheran. Vi sono collocati alcuni sarcofagi egizi. L'Esedra di marmi antichi reca testimonianze originali greche, etrusche e romane; da notare una statua di Dioniso (IV sec. a.C.), di scuola Prassitelica, acefala (la testa che vediamo attualmente è opera del Pogliaghi).
La sala attigua è lo Studio: qui si trova il calco in gesso a grandezza naturale della porta centrale del Duomo di Milano, modellata e fusa in bronzo dal Pogliaghi nel 1908.
Galleria foto Museo Pogliaghi
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