Nebbiuno deve la sua fortuna e fama alla particolare mitezza del clima di cui ha sempre goduto grazie alla vicinanza del Lago Maggiore. Il borgo non si trova direttamente sul Lago, ma sulle dolci colline che lo separano del Lago d'Orta, nel cuore dell'Alto Vergante, a ca. 400 metri di altitudine, poco prima di Massino Visconti, dirigendosi da Invorio verso nord.
Il nome potrebbe derivare (come per molti altri centri e città) dal toponimo gallo-romano Noviodunum, un termine utilizzato da Cesare nelle sue campagne militari per denominare diversi luoghi fortificati (il termine include un tema celtico, dun, che significa fortificazione).
Il centro, abitato fin dal VII secolo a.C., ha sempre vissuto d'agricoltura e oggi primeggia a livello nazionale nella coltivazione dei fiori in serra e nella frutticoltura. Non a caso Nebbiuno è conosciuto come il paese dei fiori e dei frutti.
Nebbiuno ospita la chiesa Parrocchiale di San Giorgio, interessante dal punto di vista storico e artistico per essere probabilmente la traccia più evidente dell'antica presenza longobarda, altresì confermata dal ritrovamento di numerosi reperti archeologici nella zona.
Fuori dall'abitato, nella strada che porta da Nebbiuno a Massino Visconti è situata la località di Campiglia, un antico borgo medievale che, nonostante ospiti solamente le rovine di un'antica torre di avvistamento, mantiene intatto il suo fascino. Qui ha origine uno dei prodotti locali tipici della zona di Nebbiuno, il Vino della Campiglia.
Azalee, rododendri e camelie tingono di colori variopinti la campagna di Nebbiuno e le serre ospitano soprattutto coltivazioni di frutta, dalle mele alle fragole.
La frazione di Nosseno ospita ogni anno, tra fine maggio e inizio giugno, la Sagra della Fragola, una festosa manifestazione che offre l'apertura del Mercato delle Fragole, la degustazione di prodotti tipici e balli e canti nella piazza del paese.