Oggi vi proponiamo un’interessante gita alla scoperta di alcuni comuni del Lago Maggiore magari meno noti ai turisti ma non per questo meno stimolanti e suggestivi.
Proseguendo sulla statale 33 del Sempione in direzione nord rispetto ad Arona arriviamo in pochi minuti a Meina, grazioso paese sulla sponda piemontese del Lago Maggiore, che ha seguito con i suoi abitanti le vicende dapprima del Regno di Sardegna, poi di quello d'Italia.
Qui, tra il 15 ed il 23 settembre 1943, il paese fu teatro della strage di 16 ebrei italiani provenienti dalla Grecia, compiuta dalle SS naziste nell'Hotel Meina di proprietà di Alberto Behar, cittadino turco di origine ebraica. Sulla vicenda è stato girato nel 2007 il film Hotel Meina diretto da Carlo Lizzani, prendendo spunto dal reportage giornalistico omonimo di Marco Nozza.
Di particolare interesse storico-artistico la Chiesa di Santa Margherita, Santa Patrona del Comune, consacrata nel 1785, che conserva all'interno tre interessanti affreschi: “Sant'Ambrogio contro i pagani” di Defendente Peracino (1817), “Gloria di S. Margherita” e “S. Carlo e gli appestati” del pittore vigezzino Lorenzo Peretti; la Chiesa di Santa Maria Assunta in Cielo, dove all'interno si trova l’interessante volta affrescata dal Borsetti (1740) ed un altare barocco del 1777, che racchiude in nicchia una statua mariana di fine Cinquecento. Di particolare attenzione la torre campanaria di età romanica (fine del secolo XI) alta 30 metri con finestre monoforte e bifore ed archetti pensili; l’Oratorio di Sant'Anna, nell'abitato di Ghevio, di origine medievale, intitolato in origine a San Gottardo. A forma di tempietto con portico, all'interno è affrescata una Madonna del latte con San Gottardo risalente al cinquecento. Dopo la peste del 1630 fu dedicato per grazia ricevuta a Sant'Anna. Infine la Chiesa di San Rocco, risalente al XIX secolo e la Chiesa "Madonna di Fatima".
Nella frazione di Ghevio c'e' l'interessante edificio che ospitava l'officina di un fabbro (fine del XIX secolo circa) ancora attiva fino alla fine degli anni '90; è ancora possibile osservare la ruota ad acqua che serviva a mettere in moto il maglio usato nell'officina.
Abbondando il lago sulla destra e salendo verso la collina incontriamo poi il comune di Nebbiuno, situato nel territorio dell'Alto Vergante e appartenente alla Comunità montana Due Laghi, Cusio Mottarone e Val Strona. Il territorio comunale di Nebbiuno è in gran parte collinare. Nella sua parte più occidentale comprende i rilievi della dorsale del Vergante, prime contrafforti montuose del massiccio del Mottarone. Qui potrete ammirare La Campiglia, antico borgo medievale anticamente fortificato che si trova lungo la strada che da Nebbiuno conduce a Massino Visconti. Era un tempo nota come Frazione Torre ed in origine era strutturata come un borgo autonomo. Un tempo vi era anche un'antica torre di segnalazione, di cui oggi resta solo una traccia inglobata in un nuovo edificio. Da vedere qui la Parrocchiale di San Giorgio. La chiesa vanta origini trecentesche, anche se fu più volte ampliata. All'interno interessante è la statua lignea della Madonna del Rosario, risalente al XVII secolo. Il campanile fu costruito nel 1770.
Sicuramente rimarrete entusiasti di questa gita alla scoperta di scorci fuori dalle tradizionali direttrici turistiche!
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