Una volta abbandonata l’autostrada A26 all’uscita di VERGIATE-SESTO CALENDE, seguiamo la direzione Golasecca per visitare un’area ricca di storia di cui rimangono, a tutt'oggi, importanti testimonianze, sia sulle colline che si sviluppano lungo la valle del Ticino (sommità del Monsorino), sia in alcuni musei della zona.
Quella che fiorì in questa zona in età protostorica era una cultura che rappresentava l’ultima espressione della civiltà centro-europea dei campi d'urne ovvero campi prescelti come necropoli di individui cremati. Una rapida visita ai resti di quest’interessante civiltà e poi, per gli amanti dell’architettura sacra non possiamo farci mancare una visita dei resti della Chiesa del San Michele che sorgono in stretta aderenza al nucleo del centro storico del comune in posizione particolarmente panoramica.
Possiamo salutare a Golasecca per dirigerci verso Sesto Calende, una vera e propria città di circa 11.000 abitanti. Siamo proprio sul confine tra Lombardia e Piemonte e dopo una passeggiata lungo l’Allea, la passeggiata sulla riva del fiume Ticino tanto cara agli abitanti della zona, non potremo farci mancare il tempo per visitare l’Abbazia di San Donato che è il maggiore monumento sestese. Edificata tra il IX e il X secolo, restò per secoli legata all'ambiente pavese, di rito romano, pur essendo geograficamente in area ambrosiana. Numerosi e di varie epoche gli affreschi, alcuni dei quali trasferiti su tela in occasione di scoperte o di restauro. Un organo di gradevole voce è stato recentemente restaurato grazie ad una sottoscrizione.
Allontanandoci leggermente dal centro potremmo lasciarci affascinare Sass da Preja Büja, ovvero un grande masso erratico formato da talco scisti e serpentino, trasportato dai ghiacciai durante le glaciazioni, scolpito con molte incisioni dai popoli della prima età del ferro (II millennio a.C.). Si trova a circa 200 m dall'oratorio di San Vincenzo, la chiesetta è situata a nord di Sesto Calende, su un poggio erboso, domina dall'alto la valle del Ticino, il Lago Maggiore e Sesto Calende.
Ritornando verso il centro possiamo visitare anche la Chiesa prepositurale di San Bernardino che fu costruita agli inizi del nostro XX secolo in luogo dell’antica chiesa di San Bernardino che era situata nell’attuale Piazza Garibaldi, abbattuta d’autorità dal comune di Sesto Calende. Degno di nota il magnifico organo, composto da più di 2500 canne installato nel 1937. Da ammirare anche, all'esterno i tre mosaici.
Due passi per raggiungere il Viale Italia e la bella piazza che si apre sul fiume; è giunta l’ora di concederci un aperitivo in uno dei numerosi bar che fanno da corona alla piazza dando un ultimo rapido sguardo all’Obelisco Garibaldino, inaugurato il 6 ottobre 1861.
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