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Gemonio e Cittiglio: Arte e Storia

Simpatica e ricca di spunti storico-religiosi è una gita, a ridosso del Lago Maggiore, tra due comuni limitrofi: stiamo parlando di Gemonio e Cittiglio. Prendendo la superstrada Vergiate-Besozzo, oltrepassiamo questo comune seguendo le indicazioni Laveno-Luino e giungiamo a Gemonio. Qui assolutamente da visitare la chiesa di San Pietro eretta in stile romanico, antica parrocchiale (oggi riconosciuta Monumento Nazionale). Facilmente individuabile dalla statale, la chiesa è circondata da un verde prato fiorito ed è accessibile tramite un viale alberato che da alla chiesa un senso di pace e tranquillità pur essendo vicina al traffico automobilistico.

La chiesa, nata come piccola cappella all'epoca della regina Teodolinda (sec. VII), venne donata da Re Liutprando (anno 712) al monastero di San Pietro in Ciel d'Oro di Pavia. I monaci costruirono nel 900 il campanile, ampliarono la chiesa verso nord edificando la navata di sinistra. Nel 1500 fu fondata la parrocchia di San Pietro in Gemonio. Durante la peste del 1631, la chiesa funzionò da lazzaretto e fu intonacata, e nel 1636 il paese fu saccheggiato dall'esercito di Parma, Savoia e Francia; la chiesa non fu toccata.

Nel 1912 la chiesa venne dichiarata Monumento Nazionale su relazione degli architetti Nava, Moretti e Beltrame. All'interno risaltano i magnifici affreschi disposti lungo tutte le tre navate. Nella navata centrale troviamo un affresco raffigurante San Pietro Pontefice (sec. XV). La Chiesa rappresenta un vero gioiello della provincia di Varese, gli affreschi sono di valore e antichi e risulta essere ottimamente conservata. Sempre qui a Gemonio da visitare: la Parrocchiale di S. Rocco e B.V. Addolorata nel centro storico, che conserva un importante gruppo ligneo del Bernardino Castelli (Sec. XVII), pitture del Salvini (XX secolo) e il notevole organo Mascioni (1905) a trasmissione pneumatica, valorizzato attraverso numerosi concerti; il Museo Civico Floriano Bodini, che si fonda sulla cospicua donazione di opere d'arte conferita dal Maestro Floriano Bodini.

Proseguendo in direzione Laveno incontriamo Cittiglio, paese di circa quattromila abitanti che fa parte della comunità montana Valli del Verbano. Qui da visitare la Chiesa Parrocchiale di S. Giulio: in origine dedicata a S. Maria "in loco Palanzana", fu completata nel 1643 sul sedime di un antico luogo di culto, come chiesa sussidiaria alla vecchia parrocchiale di S. Giulio, in seguito demolita. La chiesa di S. Maria, grazie al contributo della famiglia Luini, mecenate di questa chiesa, presenta opere d'arte di un certo pregio collocate all'inizio del 1700. Nell'interno, a navata unica, si segnala un antico affresco del XV secolo, oltre a preziose opere lignee.

La Chiesa di S. Biagio, primitiva parrocchiale del borgo, sorge sul colle omonimo, già luogo fortificato. La sua esistenza è documentata sin dal 1235, mentre si stacca dalla Pieve di Cuvio tra XIV e XV secolo. La costruzione risale al primo periodo romanico, tuttavia la facciata ed altre parti del complesso (sacrestia) hanno subito rifacimenti tra il XV e il XVII secolo. Il campanile, estremamente semplice, dal fusto liscio e cella campanaria a bifore con colonnina e capitello a stampella, risale al 1000-1020 circa. Recenti scavi hanno evidenziato l'originale impianto romanico dell'edificio, nonché il ritrovamento di numerosi reperti archeologici.

Infine visitate la Chiesa di S. Bernardo, divenuta parrocchiale della frazione Vararo nel 1756, è una costruzione dalle linee molto essenziali, a navata unica, recentemente restaurata. Nel campanile sono collocate tre campane delle quali due (la piccola e la grande) risalenti rispettivamente al 1643 e al 1577 sono dedicate a S. Giulio e probabilmente appartenenti all'antico campanile della demolita chiesa omonima di Cittiglio.

Non vi resta che partire e immortalare queste bellezze architettoniche del passato!

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