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Lago di Monate: tra pesca, pesche e tradizioni

A nord del Lago di Comabbio, tra il lago Maggiore e il lago di Varese, scopriamo il Lago di Monate. Lo specchio d’acqua ha una superficie di 2,5 kmq ed una profondità massima di 34 metri, la sua origine è glaciale ed è circondato da colline moreniche ed alimentato da sorgenti sotterranee. La conformazione del lago e il fatto che le sue rive fossero per lo più private, ha contributo a mantenerlo pulito: il lago di Monate, oggi, è balneabile.

Ma la vera gioia e le vere soddisfazioni qui sono per gli appassionati di pesca. Nel 1898 l'ing. Pio Borghi cominciò a gestire la pesca con moderni criteri di allevamento e di immissione di pesce selezionato. La presenza del coregone garantisce la pesca professionale, mentre il luccio e il persico trota rendono interessante la pesca sportiva. Il luccio presenta una popolazione in fase di forte espansione in tutto il lago, grazie all'abbondanza di vegetazione acquatica sommersa che rappresenta per questa specie un habitat ottimale.

Gli appassionati di storia lontana saranno curiosi di sapere che nel 1864 vennero scoperti diversi villaggi palafitticoli; due a Cadrezzate ed uno a Monate. Tra i materiali rinvenuti figurano strumenti di selce e di bronzo, ceramica, asce in pietra levigata, frammenti di telai e tre piroghe monoxile datate 2500 a.C. Sono state rinvenute anche tombe romane (Travedona, Osmate, Comabbio), una lapide votiva a Giove (Osmate) ed alcune lucerne.

Ma anche gli appassionati delle tradizioni troveranno qui grandi soddisfazioni! Si narra infatti che una bella fanciulla di Osmate di nome Bianca fosse innamorata di un soldato che si trovava al fronte. Bianca era fedele al suo innamorato e respingeva qualsiasi altra proposta di matrimonio: anche quella del giovane feudatario che la voleva in sposa. Il giovane non accettò di essere respinto e meditò di vendicarsi; un araldo attraversò il paese leggendo urgentissime "grida" che promettevano la testa mozzata a chi avesse rifornito di acqua Bianca e sua madre. Bianca fu così costretta ad approvvigionarsi alla fonte del Monteggia. Se non che, dopo qualche tempo, la madre della ragazza venne colpita da febbre elevata, il che la portava a bere con una certa frequenza. Bianca, disperata, pensò di andare al castello e supplicare il feudatario ma la risposta del castellano fu secca e spietata: "L'odio genera odio,: che quella strega di tua madre muoia pure assetata!". La ragazza allora si alzò in piedi e pronunciò:"Che tu sia maledetto! Che siano maledetti tutti coloro che ti stanno vicini e ti sostengono. Per aver negato un sorso d'acqua a una povera vecchia tu morirai dannato e per l'eternità sarai tormentato da una sete insaziabile. Che il cielo ne sia testimone!". Il temporale si trasformò in uragano. Nessuno a palazzo si accorse che il pozzo cominciava a rigurgitare acqua allagando la corte, il castello e tutti i possedimenti. All'alba tutto cessò e il silenzio regnava su un nuovo paesaggio: era nato il laghetto di Monate!

Ma prima di fare ritorno alle vostre case non dimenticate di acquistare un dolce souvenir! Una confezione di pesche fresche (a seconda del periodo) o sciroppate di Monate il cui sapore e profumo vi riporteranno spesso in questa zona!

Galleria foto Lago di Monate: tra pesca, pesche e tradizioni

Tramonto Tiramisu alle pesche Lago di Monate: a sinistra Cadrezzate, in primo piano Osmate