Il borgo di Arcumeggia è dal 1927 una frazione di Casalzuigno. L’origine del toponimo, Arx media, è probabilmente da ricercare nella sua posizione, in mezzo a due valli (la Valcuvia e la Valtravaglia).
La località, già famosa per gli affreschi votivi, fu trasformata a partire dal 1956 in “Paese dipinto” per volontà dell'Ente Provinciale per il Turismo che cercava in tal modo di arginare il progressivo abbandono di Arcumeggia da parte dei suoi abitanti.
Il luogo fu quindi teatro della manifestazione “Pittori in Vacanza” e, successivamente, di diversi Corsi Estivi di tecnica dell’Affresco che qui ebbero luogo per un trentennio a partire dagli anni Sessanta. Nel 1957, su progetto dell’architetto Bruno Ravasi, fu realizzata la “Casa del Pittore” al fine di offrire ospitalità agli artisti che soggiornavano nel borgo durante la realizzazione del loro lavoro. Da allora sono state realizzate circa quaranta opere per mano di artisti quali Aligi Sassu, Giuseppe Migneco, Aldo Carpi, Bruno Saetti e Gianfilippo Usellini.
I soggetti sono quelli che più intensamente hanno caratterizzato la vita e le vicende di Arcumeggia: accanto ai già citati temi religiosi troviamo così l’emigrazione, arti e mestieri legati alla vita agricola, ritratti allegorici degli abitanti e, solo di recente, paesaggi. Con lo spopolamento del paese, i terreni coltivati e i pascoli hanno ceduto il passo ai boschi, che circondano oggi il paese, e le greggi, un tempo assai diffuse, sono oggi rappresentate solo dal caprone, “il bocc”, simbolo di Arcumeggia e immagine ricorrente negli affreschi.
La visita del luogo rappresenta un’occasione per godere degli scorci suggestivi offerti dalle strette viuzze del borgo e dei panorami mozzafiato sulla Valle e sul Lago Maggiore. È consigliabile partire dal sagrato della chiesa di Sant’Ambrogio con le sue 14 stazioni della Via Crucis, salire poi verso destra inoltrandosi tra le case e i cortili fino ad arrivare alla “Casa del Pittore” che conserva i bozzetti e gli schizzi preparatori dei dipinti.
La terza domenica di luglio si svolge la Festa della Madonna del Carmine durante la quale viene celebrata la S. Messa e una processione si snoda per le vie del paese. La prima domenica di settembre è invece la volta di una festa gastronomica: quella del tipico formaggio del luogo, il Bicc. Ad unire religiosità e buona cucina ci pensa la Festa patronale di Sant’Ambrogio (7 dicembre), dopo la messa si festeggia con musiche e piatti caratteristici.