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attrazione di Arona

Sancarlone

Il Sancarlone o San Carlone di Arona, è un colosso in lastre di rame e bronzo costruito in ricordo di San Carlo Borromeo. Proprio ad Arona, infatti, nel 1538, il Santo vescovo di Milano dal 1560 al 1584, anno in cui morì, era nato tra le mura dell’allora fiorente Rocca di Arona, principale fortezza della zona meridionale del Lago Maggiore.

La storia del Sancarlone

Il colosso dedicato a San Carlo si erge su un colle alle spalle della città, poco fuori dal centro di Arona, lungo la strada che sale verso l’Alto Vergante, visibile anche dal Lago e dalle sponde lombarde di Angera e Ranco. E’ alto 23,40 metri, al di sopra di un piedistallo di 11,70 metri, e venne costruito nel 1697 da Bernardo Falconi e Siro Zanelli, su modelli del Cerano. Nel 1610 San Carlo venne canonizzato, e fu suo cugino, il Cardinale Federico Borromeo (noto anche per essere uno dei protagonisti delle vicende narrate da Manzoni nei Promessi sposi), a voler dedicare all’ammirato suo predecessore un Sacro Monte ed una statua, il colosso di San Carlo Borromeo, poi soprannominato Sancarlone.

Il Sancarlone e la Statua della libertà

Due secoli più tardi, progettata da Frédéric Auguste Bartholdi e realizzata da Gustave Eiffel, veniva assemblata a New York la Statua della libertà, oggi uno dei simboli della metropoli americana. Due furono le fonti di ispirazione per il progetto, il Colosso di Rodi, conosciuto solo nei racconti dell’antichità, e il colosso di San Carlo Borromeo, allora già presente ad Arona, le cui dimensioni risultano circa dimezzate rispetto alla statua statunitense.

La visita al colosso di San Carlo

L'interno del Sancarlone, è visitabile: vi sono due scalette che portano in diversi punti della testa, dove vi possono stare fino a 6 persone. La salita avviene a turni e non è alla portata di tutti.
I visitatori possono così salire, pochi per volta, ad affacciarsi dalle “finestre” della statua. Il panorama sul lago dal naso, dalle orecchie e dagli occhi/finestra del Santo è uno spettacolo unico ed affascinante.
Terminanta la visita, si può proseguire la salita lungo la stessa strada, giugnendo presso due frazioni collinari di Arona, Montrigiasco e Dagnente.

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