Il Lago Maggiore come Loch Ness. Ricordate Braveheart, la pellicola cinematografica narrante la storia di William Wallace, eroe nazionale scozzese? Nel Verbano esiste un paese fondato dai guerrieri delle Highlands.
Note di cornamuse risuonano tra le valli ossolane, whisky dal sapore affumicato si sorseggiano nella valle Cannobina, kilt e stemmi originali si fondono con costumi tipici montani. Queste affinità con la Scozia si riscontrano a Gurro, un paesino di mezza montagna, con poco più di 250 anime, situato in val Cannobina, tra Svizzera e Piemonte.
Dopo una serie di tornanti, appare una piccola quantità di case a poca distanza tra loro.
Un cartello accoglie il visitatore riproducendo lo stemma originario e nella piazza centrale il «circolo degli scozzesi» si erige a punto di ritrovo per paesani e visitatori. Negli armadi dei gurresi non mancano poi i kilt, indossati generalmente nelle feste e spesso anche la domenica mattina.
Da diversi documenti del XVI secolo si evince che a seguito della battaglia di Pavia del 1525 tra re Francesco I e Carlo V – durante la quale l’esercito francese, comprendente guardie scozzesi, del primo venne sconfitto dalle truppe del secondo – alcuni superstiti mercenari scozzesi trovarono rifugio nel villaggio di Gurro, perché impossibilitati a rientrare in patria per avverse condizioni meteorologiche.
Viste le condizioni climatiche, ambientali e di vita molto simili a quelle della patria scozzese, i soldati rimasero a Gurro più a lungo del previsto. I prati adatti all’allevamento e alla coltivazione e le accoglienti montagne tanto ricordavano ai reduci le Highlands scozzesi.
Negli stessi registri parrocchiali del paesino compaiono nomi scozzesi e il dialetto locale conta circa 800 parole d’origine celtica. Anche il tipico costume femminile con sottoveste in tessuto scozzese di pregiata fattura testimonia gli influssi gaelici; pure le strette vie del paese e lo stile architettonico delle case richiamano elementi propri delle antiche strutture scozzesi.
Con ulteriori studi storici portati avanti negli anni Sessanta, il colonnello scozzese Robert Gayre of Gayre and Nigg, barone di Lochoreshyre, volle dimostrare l’appartenenza degli abitanti di Gurro al Clan Perduto, ossia al clan scozzese che pose le sue basi nel paesino situato tra il Lago Maggiore e l’Ossola. Avendo accertato la discendenza dei gurresi da alcuni scozzesi staccatisi dal corpo delle Guardie reali di Francia, impegnate nella battaglia di Pavia del 1525, il barone firmò il «Bando di adozione», dove vennero evidenziati i diritti e le prerogative spettanti a loro, come l’adozione del kilt accanto ai tradizionali costumi femminili di cui sopra. L’affiliazione avvenne nel 1973, in presenza del barone Gayre of Gayre and Nigg. Il Lago Maggiore profuma anche di Scozia.
in Curiosità
Mag12
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