A Paolo Troubetzkoy, scultore e pittore italiano di fine Ottocento, dalle origini russe, membro della famiglia Trubeckoj, è “affidata” la riapertura del Museo del Paesaggio, nella sede di Palazzo Viani Dugnani a Verbania Pallanza, dove sono esposte le sezioni di pittura, scultura e archeologia.
È stata, per l’appunto, la mostra “Troubetzkoy 150”, pensata e curata dalla conservatrice Enrica Rabai in occasione del centocinquantesimo anniversario della nascita dell’artista, a inaugurare l’esposizione del rilancio e la riapertura dello storico palazzo sabato 4 giugno.
Dopo due anni e mezzo di silenzio, da quell’ottobre 2013 quando fu dichiarata l’inagibilità del palazzo a causa di una fortissima ondata di maltempo che recò seri danni al tetto, il Comune di Verbania ha riaperto il museo. È una riapertura che arriva dopo una serie di vicissitudini e corse contro il tempo, tra le quali una mancanza di fondi per portare a termine un progetto globale di messa in sicurezza; la possibilità di ottenere poi, a metà 2015, dalla Regione 560 mila euro di Fondi europei (Pisu) non utilizzati da spendere, però, entro dicembre 2015, pena la loro perdita. Venne così rinnovata la parte impiantistica e furono acquistati gli arredi. Lo scorso marzo Museo e Comune hanno, finalmente, firmato una convenzione per completare la ristrutturazione del piano terra: 60 mila euro versati dal Museo, 120 mila dal Comune. E il risultato è alle porte.
Nei due anni di chiusura, il Museo ha comunque cercato di mantenere un dialogo con la città proponendo, nelle estati 2014 e 2015, due mostre a Villa Giulia che facevano proprio perno sulle opere delle raccolte museali. Anche quest’anno Villa Giulia è stata sede di una nuova mostra di incisioni dedicate al tema “paesaggio”, l’affascinante esposizione “Immaginare il Giardino” realizzata con la collaborazione della Fondazione Banca San Paolo e curata dallo studioso Michael Jacobs, amante dei passaggi del Lago Maggiore tanto da scegliere di vivere a Cannero.
Nel frattempo, dopo quasi un anno d’esilio, il Garibaldi a cavallo è tornato nel palazzo Viani Dugnani assieme ad altre trecento opere dello scultore Paolo Troubetzkoy.
Il piano terra restaurato ospiterà 150 opere dello scultore russo-verbanese che, dopo aver girato il mondo per anni e essersi conquistato fama internazionale, volle trascorrere nella sua amata terra gli ultimi anni, lasciando proprio a Pallanza l’immensa raccolta di gessi e opere che oggi trovano gloria nel museo.
Per ora sarà fruibile al pubblico solo il piano terra, destinato alle mostre temporanee nel momento della riapertura completa dello stabile. Per il 2017 si conta di poter aprire anche il primo piano grazie a un finanziamento di 365 mila euro giunto dalla Fondazione Cariplo e destinato alla sistemazione e, in parte, alla gestione del Museo.
“Avevamo in mente di fare qualcosa di accattivante – ha commentato il vice presidente del Museo, Antonio Montani, a proposito di “Troubetzkoy 150” – qualcosa che, in linea con le tendenze contemporanee dell’esporre, non penalizzasse il valore scientifico e artistico delle opere e che al tempo stesso risultasse piacevole allo sguardo di un pubblico ampio. Per i turisti, ma anche per i verbanesi, perché sono ancora tanti quelli che non conoscono il loro museo”.
in Tempo libero
Ago23
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