Una serata… da brividi quella programmata giovedì 30 marzo scorso, alle 21, nella Sala Serra del Comune di Ispra, via Milite Ignoto 31. Si è tenuta, infatti, la presentazione della trilogia noir di Marco Marcuzzi, dal titolo evocativo “Thrillogy”.
Ad ospitare l’autore e compositore Marcuzzi e i suoi tre brevi romanzi ambientati sul Lago Maggiore è stata l’Associazione culturale “Amici di Mario Berrino”, il cui presidente onorario, Davide Pagani, ha introdotto e moderato la serata stessa, patrocinata dalla Biblioteca comunale di Ispra.
È stato il Comitato Artistico della stessa associazione a leggere alcune parti dei tre romanzi noir, editi da Pietro Macchione, che trovano nel lago Maggiore il contesto ideale per le vicende che vedono coinvolti un calzolaio, un bigotto e un musicologo.
“Thrillogy” riassume in sé le parole trilogia e thriller, che non sono altro che le due anime dell’opera letteraria stessa.
Tre i già citati protagonisti: il calzolaio, maestro di vita e di coraggio per un liceale poco motivato; il bigotto, sostenitore di certezze e indiscutibili verità; il musicologo, stimato professore in pensione alla ricerca di un’oasi di pace nella sua villa in collina fronte lago.
A mano a mano che le vicende si succedono, i toni leggeri degli inizi si trasformano in un crescendo di colpi di scena, fino ad arrivare a situazioni paradossali, dovute al cinismo, alla spietatezza e, allo stesso tempo, al romanticismo dei personaggi di Marcuzzi.
E in tutto questo una certezza: l’eleganza del Lago Maggiore come scenario degli eventi.
Marco Marcuzzi è Veneto di nascita e di “crescita”, ma “lago d’adozione”: Treviso gli dà i natali nel ’62. Venezia lo cresce. Poi si trasferisce a Firenze e in Valcuvia, una valle situata a nord della provincia di Varese.
Dopo l’Accademia di Belle Arti di Brera, intraprende la professione di pianista e compositore di musica per cinema e teatro. Si tuffa totalmente nell’arte interessandosi anche di fotografia.
Torna a vivere sul Lago Maggiore, a cui è intimamente legato, scoprendo il piacere della scrittura con cui può esprimere quella parte di sé fino ad allora contenuta.
Nei suoi romanzi emergono tutte le sue sfaccettature: dal cinismo veneziano alla causticità toscana, fino alla fantasia crudele che aleggia nelle valli del lago.
in Curiosità
Apr05
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