E se il premio Oscar Giuseppe Tornatore scegliesse l’Isola di San Giulio, nel Lago d’Orta, come scenario di un suo progetto cinematografico, non ci sarebbe da esserne orgogliosi? È quello che è accaduto con “The Correspondence” (La corrispondenza), l’ultima “creatura” del regista uscita nelle sale il 14 gennaio scorso. Il primo ciak in questa splendida location è stato battuto il 30 marzo 2015.
Allontanatosi volutamente dall’amato e passionale Sud, il regista si è avventurato nelle atmosfere nordiche del Regno Unito e della Scozia, tra lo Yorkshire ed Edimburgo, nel Sud Tirolo e in Trentino-Alto Adige, fino ad approdare a Orta San Giulio, per raccontare la storia di una giovane universitaria ossessionata dalla scomparsa del grande amore, un professore di Edimburgo. Una storia d’amore a distanza, fatta di corrispondenze narrative e geografiche.
Contesto e contenuto viaggiano parallelamente in questa recente pellicola del regista di “Nuovo Cinema Paradiso” dove, ad impreziosire la trama romantica, sono l’attore britannico Jeremy Irons e l’affascinante attrice ucraina, naturalizzata francese, Olga Kurylenko. Sono loro e le scelte dei panorami a regalare un respiro europeo ad una storia che, nel tempo, diviene surreale.
Tornatore ha espanso i propri orizzonti portando nel suo film sapori, colori e profumi italiani, scozzesi e inglesi. La doppia anima del lungometraggio è data, quindi, non solo dai due protagonisti, ma dagli stessi molteplici luoghi toccati: pacifici scorci di Edimburgo e Yorkshire da un lato, la suggestiva Isola di San Giulio dall’altro. “Borgo Ventoso”, così viene chiamato questo luogo, rifugio dei due amanti, delicatamente appoggiato sul lago d’Orta.
Le riprese sono state effettuate prevalentemente all’interno della splendida villa d’epoca di proprietà dell’ex assessore al bilancio Massimo Marchesi.
Il ristorante San Giulio di Fabiola Boeretto, ricavato in una villa settecentesca, ha avuto l’onore di ospitare non solo la troupe nelle pause pranzo, ma anche le scene in cui Olga Kurylenko pranza in solitudine. Allo staff e al cast sono stati preparati pasta, risotto, scaloppine, pesce e patate. In due sale sono intervenuti gli scenografi che hanno ricreato le pareti di un locale in stile portoghese con maioliche colorate al muro, fotografie, quadri e stampe inerenti il fado per le scene da girare. Il barolo sulle mensole, però, è orgogliosamente proprietà di Fabiola.
Nei giorni di riprese la tranquillità e la pace del luogo che ospita l’abbazia benedettina femminile di clausura Mater Ecclesiae non sono state turbate.
Gli abitanti di Orta San Giulio hanno avuto modo di incontrare personalmente regista e attori. «Olga Kurylenko è una donna bellissima che si è detta affascinata di Orta» ricorda uno di loro. «Alla mia richiesta di fare una foto, Jeremy Irons si è fermato e mi ha sorriso. Un vero gentleman» aggiunge Matteo proprietario del bellissimo Residence La Darbia ubicato sulla collina antistante.
Lo stesso regista è rimasto entusiasta di questi luoghi dalle magiche atmosfere e, grazie alle squisitezze enogastronomiche offerte dal territorio, ha potuto assaporare la vita del meraviglioso borgo medioevale.
in Curiosità
Feb19
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