Giu25
Un viaggio sul Lago Maggiore – che duri solo un weekend o qualche giorno in più – è un’occasione per vivere suggestioni irripetibili e per lasciare impressi nella mente ricordi emozionanti, profumi rari e aromi davvero particolari.
Tra questi vanno necessariamente ricordati i sapori tipici della cucina locale, che si caratterizza soprattutto per i piatti a base di pesce di lago, come il pesce persico, che viene preparato e servito con il risotto, seguendo i dettami di un’antica ricetta tradizionale del posto, oppure sfilettato e impanato. Tra le pietanze tipiche del Lago Maggiore vanno menzionate senz’altro anche le alborelle, solitamente servite fritte o in carpione, ma anche il luccio e la trota, entrambi pesci molto diffusi in queste zone, serviti normalmente bolliti e accompagnati da maionese. Tra gli altri pesci lacustri rinomati e molto apprezzati nella zona del Lago Maggiore citiamo il lavarello, conosciuto anche con il nome di coregone, e la sandra, un pesce caratterizzato da una carne molto tenera e per questo decisamente apprezzati, sia dagli abitanti locali che dai turisti in visita.
Nella stagione invernale, poi, ci sono dei pesci più utilizzati di altri; è il caso dell’anguilla, anche conosciuta con il nome di capitone, che viene servita nei locali soprattutto nelle giornate fredde, accompagnata da uno spesso strato di polenta bianca bollente condita con il delizioso sugo di pesce.
L’anguilla in umido con polenta si prepara tagliando il pesce a rondelle; queste vengono poi infarinate e fritte in olio bollente. I pezzi di anguilla fritti si marinano poi in aceto ed infine si coprono con una salsa aromatizzata a base di aglio, alloro, cipolla e pomodori pelati. Anche in questo caso, l’anguilla in salsa viene accompagnata e impiattata sempre con delle fette di polenta grigliata.
Tra i piatti tipici più rinomati della zona del Lago maggiore va menzionata sicuramente la trota della Val Grande ai profumi alpini. A rendere rinomato e particolarmente apprezzato questo piatto è soprattutto il metodo di cottura del pesce: dopo aver pulito, lavato e farcito l’interno della trota con erbette aromatiche, si strofina il pesce con abbondante burro e si cuoce sulla pietra ollare, in grado di trattenere e valorizzare gli aromi della materia prima.
Ma il pesce non è l’unico protagonista da queste parti! Le montagne della Val Grande, in Piemonte, quelle delle valli del Luinese, in Lombardia, e le sponde del lago opposte sono anche i luoghi simbolo di numerose specialità enogastronomiche, come le tome di montagna offerte nei rifugi, la polenta con il capriolo o il cinghiale, ma anche la bresaola della Val d’Ossola, i formaggi di capra, il miele e il vino. La zona del Lago Maggiore presenta un ventaglio di proposte enogastronomiche di grande spessore, che spesso è possibile degustare in occasione di fiere e feste organizzate nelle località più rinomate che punteggiano tutta l’area del Lago.
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L’anguilla in umido con la polenta bianca decisamente non è un piatto tipico del lago Maggiore… Le anguille si pesavano ora però la pesca è vietata. La bresaola in Ossola??? La mocetta si i violini si ecc
Bisogna informarsi bene direi…
Grazie delle sue considerazioni Stefano, le terremo sicuramente in considerazione 😉