“Natale con i tuoi, Pasqua con chi vuoi”. E Pasquetta? Che sia da trascorrere con amici, con la famiglia o la propria dolce metà, il lunedì successivo alla festa di Pasqua va sicuramente sfruttato con una bella passeggiata all’aria aperta, approfittando della bella stagione in arrivo, alla scoperta di qualche scorcio panoramico sul Lago Maggiore.
Il borgo di Lesa cade proprio a pennello.
Dal lungolago è possibile abbracciare, con un unico sguardo, il pittoresco golfo di Lesa e la punta di Belgirate da una parte, l’esteso braccio del lago delimitato dai golfi di Ranco-Ispra e Ispra-Monvalle e dall’alta costa di Arolo e Santa Caterina del Sasso dall’altra. Il borgo, posto su un declivio, gode della diretta luce del sole del mattino, regalando colori e atmosfere coinvolgenti.
Merita una sbirciata dalla cancellata Villa Tadini, interessante esempio di neogotico ravvivato da uno stile liberty, inserita in uno spettacolare parco. Il suo profilo stilistico inconfondibile incornicia, dai primi anni del Novecento, il golfo sul Lago Maggiore.
Camminando sotto i larghi portici ci si può soffermare ad ammirare le vetrine delle tante botteghe d’antiquariato. Sotto la superficie degli intonaci delle case di alcuni stretti vicoli si possono scorgere elementi artistici e architettonici del Quattrocento.
Andando avanti ci si immerge nel cuore della comunità di Lesa, Vergante e della Castellanza di Meina incontrando un antico edificio rimesso a nuovo, il vecchio castello, i resti di un portale murato, di una nicchia riportante un arcaico affresco mariano e le rovine di un ulteriore portale in pietra con architrave a timpano di tradizione medievale.
La neoclassica Villa Stampa, sorta a fine Settecento e oggi sede bancaria, in cui Alessandro Manzoni soggiornò dopo il suo secondo matrimonio con Teresa Borri, vedova Stampa, ospita un piccolo museo dove manoscritti e cimeli del celebre scrittore sono custoditi accanto a quelli di cari amici con cui Manzoni era solito disquisire in riva al Lago Maggiore.
Tramite una scalinata campestre, si raggiunge la collina da dove si può ammirare il basso lago e la sponda lombarda.
Tornando al centro del paesino in provincia di Novara, merita una visita la chiesa parrocchiale di San Martino, affacciata sul lungolago, già citata in documenti del 1224, quando venne siglata un’alleanza fra nobili del luogo e l’arcivescovo di Milano. Si tratta di un edificio a tre navate, con un campanile romanico. Della stessa epoca sono anche una testa in calcare murata in una panca e un piccolo frammento architettonico sopra un’acquasantiera nel muro adiacente.
I pregevoli arredi di cui è dotato il tempio testimoniano la ricchezza delle principali famiglie del borgo nei secoli passati.
Oltre la statale del Sempione, in mezzo a un giardino ospitante piante secolari, si erge la storica e neoclassica Villa Noseda, costruita per volere dei Visconti di Ornavasso nel 1854 modificando un preesistente edificio settecentesco.
Con questa visita ha termine la passeggiata rigenerante e ricaricante di Pasquetta, una passeggiata che inaugura le “gite fuori porta” della stagione primaverile.
in Tempo libero
Mar25
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