I primi raggi tiepidi, le giornate che si allungano, i weekend che profumano di primavera. Il periodo del letargo sta lasciando il posto al risveglio della natura e… delle persone.
Il grigiore invernale cede il passo a quell’energia che ha il potere di ricaricare tutti, mettendo voglia di uscire, passeggiare, scoprire, viaggiare.
Per i bikers, poi, l’arrivo della primavera corrisponde all’odore di asfalto, all’entusiasmante sensazione regalata dalle curve, al “melodico” rombo del motore.
Per gli appassionati di moto e relax non c’è niente di meglio, allora, che un giro vista Lago Maggiore: un itinerario tranquillo, con passaggi curvilinei e un panorama da mozzare il fiato.
Tra i vari tour, risulta di particolare bellezza quello che prevede la partenza dalla sponda lombarda del lago, il passaggio per il confine svizzero, la prosecuzione e il termine dell’escursione sul lato piemontese.
La partenza da Sesto Calende consente di assaporare la bellezza di un borgo circondato da colline e immerso nel verde del Parco del Ticino. Da lì si procede per Angera con la sua famosa Rocca Borromeo, un piccolo e meraviglioso comune sulla sponda sud-orientale del Lago Maggiore.
L’itinerario “lato lago” prosegue per Ispra, Arolo e Leggiuno dove si consiglia di parcheggiare la moto per una visita, in località Reno, ad uno dei posti più suggestivi sul lago Maggiore: l’Eremo di Santa Caterina del Sasso.
Passando per Cerro si raggiunge una delle mete di ritrovo dei centauri, Laveno.
Con questo tour si toccano anche i piccoli e ridenti comuni di Castelveccana, Porto Valtravaglia, a cui il drammaturgo premio Nobel per la letteratura Dario Fo dedicò il libro “Il paese dei Mezaràt” (Il paese dei pipistrelli, ndr), Germignaga e Luino, in prossimità del confine svizzero.
Prima di oltrepassare la soglia elvetica, meritano di essere esplorate le zone di Maccagno, Spino e Zenna, sede di un valico di frontiera fra la provincia di Varese, ancora Italia, e il Canton Ticino, già Svizzera.
Proseguendo sulle strade che costeggiano il lago ci si dirige verso Locarno e Ascona, per tornare poi al confine italiano, lato Piemonte, in direzione di Madonna di Ponte. L’attraversamento del confine avviene in corrispondenza del valico di Piaggio Valmara.
Si continua a rimanere a ridosso delle coste del Lago Maggiore che, nel frattempo, allieta i bikers con colori e panorami sbalorditivi. Ci si dirige verso la bella Cannobio, per procedere poi verso la meritovole cittadina di Cannero Riviera, Ghiffa e Intra. Qui è consigliata un’ulteriore sosta. La zona pedonale ricca di castagni, oleandri, magnolie e conifere che si snoda dal ponte sul fiume San Giovanni fino all’imbarcadero nuovo permette di sgranchire le gambe e rifocillarsi, per rimettersi in strada riposati e pronti ad affrontare la parte finale del tour.
Destinazione successiva: Feriolo. La strada prosegue poi verso Baveno, fino a raggiungere Stresa con le sue meravigliose isole borromee, una località che condensa in sé ben quattro tipi di territorio: costiero, insulare, collinare e montano.
Manca poco al termine del giro del Lago Maggiore: è giunto il momento di passare per Belgirate, paese con un centro storico dal tipico sapore rivierasco, Lesa, Meina e Arona.
Si può dire concluso il tour solo dopo aver attraversato le località di Dormelletto e Castelletto Sopra Ticino della provincia di Novara.
Si rientra, così, a Sesto Calende, da cui tutto ebbe inizio.
La “Route Lago Maggiore” vi aspetta!
in Tempo libero
Apr25
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