Le storie d’amore non sempre hanno un lieto fine e, quando accade che il dolore diventi così forte da impedire alla vita di procedere serenamente, il destino non può che diventare terribile.
La storia che mi accingo a raccontare risale al lontano 1400 e più precisamente al 1467, l’anno in cui le lotte per il potere tra il Ducato di Milano e il Ducato di Savoia diventavano sempre più accese, mietendo a volte vittime che nulla avevano a che fare con potere e ricchezze. La vittima di questa storia è una bella e giovane donna, figlia di Alberto Visconti: Barbara Visconti. Tutto nacque quando Galeazzo Maria Sforza, per fronteggiare i Savoia, decise di inviare nel territorio del Verbano il capitano Matteo de Grandis, nobile e valoroso giovane a capo delle sue truppe. Il capitano venne ospitato proprio al castello di Alberto Visconti e fu lì che, con un colpo di fulmine, Barbara e Matteo si innamorarono istantaneamente.
La giovane Barbara era già stata promessa ad un feudatario della zona e quest’amore tra i due era tanto grande quanto proibito. Gli incontri a palazzo diventavano sempre più frequenti e la felicità dei due illuminava il volto di Barbara che diventava ogni giorno più bella. Purtroppo, come accade anche per gli amori più felici, arrivò il giorno della partenza per Matteo che, prima di lasciare il castello, giurò fedeltà eterna alla giovane Visconti. Dopo la partenza di Matteo Barbara cadde in un profondo stato di depressione e cercò di scappare dal palazzo per raggiungere il suo amato. Il padre, però, che aveva già intuito la storia d’amore tra i due, per impedire la fuga della figlia, la rinchiuse nella torre più alta del castello. Alberto Visconti, poi, chiamò immediatamente Galeazzo Maria Sforza per raccontare l’accaduto e il nobile mobilitò immediatamente le sue truppe inviando il giovane Matteo alla corte del re di Francia Luigi XI ed intimandogli di rimanere lì fino a nuovo ordine. Barbara, all’oscuro di tutto, attendeva dalla sua finestra il giovane capitano che, però, non fece mai più ritorno. Dopo un lungo periodo di solitudine e disperazione, la giovane donna iniziò a rifiutare cibo e acqua e si lasciò morire in quella stanza dove l’amore e il dolore l’avevano consumata.
Il Castello dal Pozzo, oggi diventato simbolo della città di Oleggio Castello e rinomato hotel a 5 stelle, racchiude ancora tra le sue mura questo segreto. Pare che molti turisti, infatti, abbiano sentito nel cuore della notte dei pianti e dei lamenti di una giovane fanciulla e non manca chi abbia scrutato un’ombra, lì alla finestra della torre, che assomiglia proprio a Barbara Visconti, ancora rinchiusa dopo secoli in quelle mura che l’hanno separata dal suo unico e grande amore.
foto Copyright © Castello Dal Pozzo
in Cantastorie
Feb03
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