“St Giulio’s Isle”: una guida all’Isola di San Giulio, tra la sua storia e le sue leggende, l’arte e i misteri.
Gabriel Griffin, poetessa e scrittrice gallese, ha scritto una guida dell’Isola di San Giulio sul Lago d’Orta e non l’ha fatto da oltremanica, ma da questo piccolo luogo incantato.
Una guida di 124 pagine, con foto a colori, scritta in un momento di “totale isolamento”: tre settimane di “acqua alta” e di conseguente separazione dalla terra ferma hanno permesso a Gabriel di mettere nero su bianco una serie di aneddoti e informazioni sulla’isola di San Giulio. Ecco, allora, un tour alla scoperta di un luogo visto da una cittadina gallese trapiantata in Italia.
E così, oltre le pagine di storia e architettura, si raccontano le curiosità e le piccole storie e leggende che hanno forgiato l’animo di questo incantevole lembo di terra. Come quella dell’arcivescovo Giovanni Angelo Arcimboldi, collettore delle indulgenze pontificie all’epoca di Martin Lutero, che qui decise di ritirarsi dopo essere stato criticato dal clero per cattiva condotta.
Strettamente legata all’Isola di San Giulio anche una leggenda di draghi, richiamata da numerose sculture e quadri, che parla della liberazione del lago da mostri da parte del santo evangelizzatore.
Quella che ora è un’oasi di pace, un tempo pare non fosse luogo idilliaco. Guerre, malattie, distruzioni ne hanno segnato la storia, ma la spiritualità ne rimane un carattere fondamentale.
Va ricordato, del resto, che l’Isola, situata a 400 metri dalla riva, lunga 275 metri e larga 140, è quasi interamente occupata dall’abbazia Mater Ecclesiae, convento benedettino femminile di clausura. Solo poche famiglie la abitano in modo permanente. La spiritualità, qui, la fa da padrone.
“St Giulio’s Isle” è una guida interessante, capace di riportare in vita, attraverso un centinaio di pagina, eventi e personalità, curiosità e religione dell’Isola di San Giulio.
in Curiosità
Ago26
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