“Nel blu, dipinto di blu”. Niente cielo, ma solo acqua.
Acqua vitale per le anguille (ma non solo), con passaggi e vere e proprie “autostrade liquide” per risalire dal Mar Adriatico, al Po, al Ticino, fino al Lago Maggiore.
Dopo dighe, muri, turbine che bloccavano la risalita dei pesci impedendone, a loro volta, il ciclo vitale, finalmente un corridoio ecologico che dal Lago Maggiore ha permesso un passaggio fino alla foce. Una notizia recente, ma che fa ben sperare, perché nel giro di qualche anno il Lago potrà ripopolarsi di anguille, cefali, cheppie, storione comune, Acipenser naccarii, il barbo nelle varietà canino e padano, Barbus meridionalis e Barbus plebejus, la lasca, la savetta, il cobite fluviale, la lampreda padana, la trota marmorata.
Da qualche giorno è stato infatti aperto il più grande passaggio per pesci d’Italia, il “corridoio blu” realizzato a Isola Serafini, tra le regioni della Lombardia e dell’Emilia Romagna. «La Lombardia è la capofila di una joint venture di 7 partner – ha spiegato Gianni Fava, assessore lombardo all’agricoltura – che ha portato alla realizzazione del corridoio blu, soluzione in grado di monitorare e registrare per 24 ore al giorno il passaggio dei pesci», grazie ad una cabina di monitoraggio con vetrata verso il canale che controllerà il transito dei pesci, mentre una gabbia di cattura permetterà di studiare i pesci in transito o di prelevare le specie più dannose. Il progetto prevede anche l’allevamento e il rilascio di esemplari giovanili di alcune specie minacciate per la loro riproduzione.
Qualche dato su Isola Serafini:
– 635 metri di estensione totale
– 4 m cubi al secondo: questa la portata d’acqua che scorre in due canali
– larghezza canali: quasi 3 m ciascuno
– profondità canali: a più di 10 m sotto al piano di campagna.
Un progetto di sostenibilità ambientale – finanziato dalla Commissione Ue nell’ambito del programma Life – che prevede che seimila giovani storioni siano marcati con pit-tag, microchip sottocutanei leggibili, e cento adulti con un sonar trasmettitore che verrà letto con boe fisse sonar poste lungo il Ticino e il Po fino al delta.
La natura, finalmente, ha la sua rivincita.
in Curiosità
Mar29
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