Cantastorie è un tuffo nel passato, un piccolo spazio dedicato alle storie e alle leggende del Territorio dei Laghi. Da sempre abitato, spesso ritrovo di rifugiati di guerra ma anche di re e nobili del periodo medievale, tutto il territorio che dal Lago Maggiore si apre fino alla vicina Svizzera pullula di racconti su creature misteriose, fate, gnomi e folletti.
Ma Cantastorie non è solo un modo per raccontare fiabe passate. Noi vogliamo dedicare spazio ai grandi uomini che ogni giorno vivono la bellezza di quelle terre, vogliamo parlare di passioni, di amore, di entusiasmo. Perché sono questi gli ingredienti che ancora oggi rendono il Lago Maggiore e le sue terre limitrofe un luogo unico al mondo. Dai pescatori che non hanno subìto il fascino delle grandi città, alle madri che crescono i loro figli tramandando, di generazione in generazione, il loro lavoro artigianale, ogni storia merita di essere ascoltata, vissuta, amata.
Cantastorie è una melodia che congiunge il passato con il presente, è un nuovo modo di conoscere. Perché le grandi storie nascono dai piccoli racconti, quelli di gente comune, quelli che fanno bene all’anima e al cuore.
Archivio per la categoria Cantastorie.

La bella Cecilia, il bandito e la nascita di Reno
Visitando oggi la splendida Reno sul Lago Maggiore non si direbbe mai che un tempo fu terreno di sanguinosi e violenti episodi. Eppure leggende narrano di omicidi, massacri e prede. Di uno in particolare si sente ancora oggi parlare, donando alla cittadina un’aura di mistero che la rende affascinante.
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Dic21

I cento campi del Diavolo
Non molto lontano dalle cristalline sponde del Lago Maggiore, tra i monti di Pino e quelli di Bassano, si trovano i famosi “cento campi del diavolo”, così rinominati per le vicende che si verificarono qualche secolo fa.
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Ott30

Il pescatore di Sesto Calende e la chioccia d’oro
Il Lago Maggiore non è solo un luogo da ammirare e di cui scrivere poesie. Per molti anni e per molte persone il lago è stato fonte di vita. Lo sanno bene i pescatori che, giorno dopo giorno spingendo la loro barchetta tra le acque cristalline, andavano a cercare fortuna con reti e ami nella speranza di tornare a riva con tanti pesci da mangiare e da rivendere.
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Ott05

Il viaggio di Giulio e Giuliano da Brebbia al lago d’Orta
All’epoca dell’imperatore Teodosio si aggiravano per l’Italia due religiosi: Giulio il sacerdote e Giuliano il diacono. Erano due fratelli proveniente dalla Grecia, uomini tutt’altro che ordinari, la fede li muoveva e presto li portò al cospetto dell’imperatore.
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Gen04
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