È una festa tutta da gustare quella di sabato 22 ottobre a Cannero Riviera, in riva al Lago Maggiore. “Sapori d’autunno” è il titolo dato alla manifestazione culturale ed enogastronomica organizzata nel paese degli agrumi.
E proprio gli agrumi sono i protagonisti, con una produzione annuale di circa cinque tonnellate, accanto alle zucche di Piozzo, coltivate in 450 varietà nel territorio di Cuneo, e ai vini biologici del Piemonte (Langhe, Roero, associazione Blu frutti di Vco e Novara).
A patire dalle 15, mostre, vendita di prodotti enogastronomici e degustazioni.
Frutti e ortaggi che nell’autunno vedono la loro perfetta stagione. Accanto alla bontà evidente, questo incontro di sapori apre il discorso dell’economia ecosostenibile e della biodiversità da salvaguardare. Nell’occasione, sarà infatti esposto il nuovo disciplinare che regolamenta le produzioni autoctone. “Il disciplinare si è reso necessario per l’aumento di notorietà degli agrumi di Cannero negli ultimi anni. Va, infatti, regolamentata la produzione – così Maria Cristina Pasquali, fiduciaria della condotta Slow food Lago Maggiore e Verbano -. D’ora in avanti i prodotti che si assumono il titolo di « Agrumi di Cannero » dovranno rispettare criteri precisi, anzitutto quello di crescere a Cannero”.
Tutelare la biodiversità, perché gli agrumi di Cannero parlano del territorio, delle montagne circostanti, del lago, del microclima che favorisce la loro produzione.
Il prodotto per eccellenza è il Canarone, un ibrido tra cedro e limone, proveniente solo da Cannero e gia presente sull’Arca del gusto di Slow food. L’obiettivo, ora, è di far diventare gli agrumi di Cannero un Presidio, valorizzando anche la tecnica di coltivazione.
Con gli stessi agrumi è prodotta anche la birra artigianale del birrificio Balabiòtt di Domodossola, con due linee di produzione: una più beverina, aromatizzata con la fortunella, ideale nelle stagioni calde, un’altra più raffinata, disponibile da marzo 2017 in quantità limitata.
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Ott21
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