Ci sono molti luoghi in Italia che da secoli hanno racchiuso storie e leggende; sono luoghi magici, tra i più belli al mondo dove si narra che amori, misteri, passioni e intrighi abbiano ridisegnato i contorni di intere città e di borghi oggi non più esistenti. Tra i tanti siti misteriosi, anche il lago Maggiore con le sue vallate e i suoi borghi medievali è stato cornice di tante leggende che hanno riguardato in particolar modo la natura, le sue misteriose origini e le creature che la abitano.
Tutto il territorio che si estende nel lato interno alle sponde del lago è caratterizzato dalle Balme, delle grotte molto particolari in cui si narra si nascondessero lupi mannari, streghe e fate che proteggevano quelle valli incantate. Tra le leggende più famose c’è quella delle streghe di Sambuchetto, delle antiche signore che rapivano i bambini nei villaggi circostanti, con danze inquietanti e un rituale da brivido con corvi, diavoli ed altri animali misteriosi. La leggenda narra che chi incontrasse la strega o assistesse ad uno dei rituali avesse subìto, da lì a poco, una perdita dolorosa o un incidente mortale. Che streghe e diavoli fossero legati alle disgrazie naturali era risaputo da tutti gli abitanti del lago che giuravano anche, nelle notti invernali, di vedere il diavolo in persona danzare sulla cima delle montagne.
Oltre alle storie spaventose, però, anche l’amore è un sentimento tanto caro al lago Maggiore dove si racconta ancora oggi una favola che si può toccare con mano. Tanti secoli or sono, infatti, sul monte Capio viveva la regina della neve, bella come nessun’altra donna al mondo e tanto sola perché circondata da dirupi e dalla natura selvaggia. Un bel giorno, però, un cacciatore, innamorato della donna, decise di salire su per il monte ma, invano, riuscì a raggiungerla. L’uomo cadde in un dirupo e lì morì accompagnato dalle lacrime della bella regina che divennero dei ruscelli, ancora oggi visibili sia dal monte che dalle sponde del lago. Chi ama i miti e le storie leggendarie può vedere anche la cascata dei dannati, un luogo in cui il mistero e la realtà si uniscono indissolubilmente. Pare, infatti, che nelle acque della cascata due alpini, che volevano rubare le greggi del luogo, vaghino ancora oggi in cerca di quiete.
Mistero, magia, credenze popolari e tanta fantasia rendono il lago Maggiore un luogo suggestivo in cui perdersi e in cui lasciar spazio ai sogni, perché in fondo, in un paradiso del genere, la mente può davvero schiudersi per dar vita a tutto l’immaginario possibile.
in Curiosità
Mar26
0