Una Novara-museo. Una mostra, visitabile fino al 25 settembre prossimo, che regala alcune suggestioni della Novara dell’Ottocento, periodo che ancora oggi caratterizza la città.
Il Complesso Monumentale del Broletto di Novara ospita “Sentieri di luce”, esposizione – curata da Susanna Borlandelli e Lucia Molino – comprendente una cinquantina di opere provenienti dalle Collezioni Cariplo, dai Musei Civici di Novara e dalla Galleria d’Arte Moderna Paolo e Adele Giannone.
Giuseppe Guzzetti, presidente della Fondazione Cariplo, è così intervenuto: “A partire da quest’anno un tour porterà in tutta la Lombardia e nelle province del Verbano-Cusio-Ossola e di Novara il grande patrimonio artistico della Fondazione e farà conoscere al visitatore le opere d’arte – relative a quel luogo – spesso rinchiuse negli spazi non accessibili al grande pubblico”.
A Novara, in particolare, due opere di egregi pittori, quali Angelo Morbelli e Italo Nunes Vais, accompagneranno il pubblico nella visita.
“Battello sul Lago Maggiore” è l’immagine di Morbelli rappresentativa della mostra, presente in poster, inviti, card. Dal quadro si respira la bellezza dei luoghi sul Verbano, caratterizzati da un turismo colto, nel periodo della Belle Époque.
“Ancora un Bacio” è l’altro quadro principe all’interno della mostra. Nunes Vais vi rappresenta un bacio tra una madre in partenza su un vagone del treno e la figlia che rimane a terra. La vita moderna è qui ben rappresentata.
Tre le sezioni in cui è suddivisa la mostra, una mostra-itinerario nella città di Novara, capace di far percepire lo spirito di un tempo.
E allora, oltre ad Angelo Morbelli e Italo Nunes Vais, si possono ammirare opere di Mosè Bianchi, Giulio Aristide Sartorio, Gaetano Chierici, Giacomo Favretto, Alessandro Focosi, Raffaele Tafuri, Achille Formis, Filippo Carcano, Leonardo Buzzaro, Achille Tominetti, Angelo Morbelli, Carlo Fornara, tanto per citarne alcuni.
Entrare in questa mostra significa incamminarsi in un viaggio alla scoperta di storie inedite, di mondi da esplorare, di passati da far riemergere, attraverso vari stili di pittura, quindi attraverso vari sguardi: dalle scene di genere a quelle campestri, dal naturalismo lombardo alle sperimentazioni divisioniste.
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Ago30
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