Facciamo il verso ad una delle serie più amate e viste di Netflix (Orange is the new black) per parlare del Piemonte e dell’ottimo risultato raggiunto: il Touring Club Italiano, l’associazione non profit che si occupa da oltre cent’anni di turismo, cultura e ambiente, ha decretato il Piemonte una delle regioni più ricca di borghi che vale la pena visitare.
Promuovere il turismo, salvaguardare l’ambiente, diffondere una cultura consapevole e responsabile del viaggio sono gli obiettivi dell’associazione che assegna la Bandiera arancione – marchio di qualità turistico-ambientale – ai piccoli borghi eccellenti della penisola che non solo godono di un patrimonio storico, culturale e ambientale di pregio, ma sanno anche offrire al turista un’accoglienza di qualità.
L’associazione, in particolare, ha assegnato quest’anno il titolo di Bandiera Arancione a 26 comuni piemontesi sui 224 comuni italiani certificati. Un risultato davvero notevole.
A primeggiare come borgo più bello piemontese è Orta San Giulio, luogo prezioso sul bellissimo Lago d’Orta, situato nella verde penisola del Sacro Monte, di fronte all’isola di San Giulio. Le sue stradine strette, i suoi palazzi barocchi, le sue case antiche ne fanno un borgo pittoresco e d’altri tempi.
Seguono Orta San Giulio i borghi di Cannero Riviera e Cannobio, famosi rispettivamente per le ville lussuose e la ricca vegetazione mediterranea l’uno, la custodia dell’Orrido di Sant’Anna – dove acqua, roccia e natura incontaminata s’incontrano – l’altro.
Cannero Riviera si situa su un piccolo promontorio del Lago Maggiore. Proprio sul lungolago si affacciano nobili residenze e ristoranti prelibati. Dalla sponda del lago sono visibili i Castelli di Cannero posti su due isolotti rocciosi raggiungibili solo in barca. Addentrandosi nell’entroterra, in particolare nella parte alta dell’abitato, interessanti da visitare sono la Parrocchiale di San Giorgio e la piazzetta degli Affreschi, che presenta murales con illustrati episodi della storia locale. Da non perdere l’assaggio dei gustosi agrumi qui coltivati da secoli.
Anche Cannobio è adagiata sulle rive del Lago Maggiore e si presenta come una vivace destinazione turistica. Tutto lì parla di storia: la collegiata settecentesca di San Vittore, la Torre Campanaria e il Palazzo della Ragione, il Santuario della Pietà, fatto costruire da Carlo Borromeo nel 1583, l’Orrido di Sant’Anna con l’omonima chiesa seicentesca.
Merita di essere citato, infine, Vogogna, borgo medievale appartenente, in gran parte, al Parco Nazionale della Val Grande.
Insomma, il Piemonte si è tinto di Arancione.
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Ago22
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