L’atmosfera dei locali in penombra di New Orleans, dove viene servito whisky con ghiaccio, mentre tutt’attorno risuonano note improvvisate di pianoforte, tromba e sassofono si trasferisce sul Lago Maggiore.
Dal 22 giugno al primo luglio torna il festival JazzAscona con l’esibizione di oltre trenta band.
Alcuni nomi? Jon Cleary, Glen David Andrews, Nina Attal, Opé Smith, il popolare showman Paolo Belli, con il concerto in programma il 28 giugno, e l’eclettica cantante e polistrumentista Serena Brancale, per la prima volta sui palchi asconesi con due serate in programma il 23 e 24 giugno, per presentare il suo nuovo progetto musicale: un mix di suoni mediterranei, black, messicani e tradizione flamenca.
Saranno oltre 160 i concerti in questi dieci giorni, quattro i palchi principali e diversi quelli secondari su cui si esibiranno gli artisti.
Numerosi i musicisti provenienti dalla terra del Jazz, da quella città che ha creduto e ha già confermato un importante sostegno alla manifestazione per i prossimi tre anni: New Orleans.
Otto le top band e molti giovani artisti provenienti dalla località americana.
America, ma non solo. Nella line up del festival anche i locarnesi Sinplus, ad Ascona con un concerto in prima serata il 28 giugno. E poi la Svizzera italiana, con i Charlie Roe, i Re:Funk e molti altri.
L’orecchio sì, ma anche l’occhio vuole la sua parte. Il fascino del lungolago darà un tocco in più ad un’atmosfera già magica. Una location ad hoc per contestualizzare un intrattenimento musicale diversificato.
E non dimentichiamo “la pancia”: confermata la parte culinaria, con la proposta di piatti tipici della Louisiana e della cucina creola preparati dallo chef stellato Brian Landry.
Ulteriore punto a favore di questo festival: i prezzi popolari, con cinque serate gratuite e cinque con entrata a pagamento a 20 franchi.
Anche per questa edizione 2017 la Radiotelevisione svizzera garantirà a JazzAscona un amplia copertura radiofonica con oltre 40 ore di interviste e momenti musicali diretta previsti su Rete Uno e Rete Due.
Non resta che dire: “Musica, maestro!”
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Giu22
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