Mar21
“In tutte le cose della natura esiste qualcosa di meraviglioso”, affermava Aristotele. Doveva saperlo bene Neil Mc Eacharn, capitano di origine scozzese, che nel 1930 acquistò la proprietà “La Crocetta”, situata a Verbania, sul promontorio della Castagnola, fra i paesi di Pallanza ed Intra sul Lago Maggiore, e lì vi ideò, tra il 1931 e il 1940, i Giardini Botanici di quella che ribattezzò Villa Taranto in onore del suo antenato, Etienne Mc Donald, nominato duca di Taranto da Napoleone.
I Giardini di Villa Taranto hanno aperto i cancelli al pubblico mercoledì 16 marzo e saranno accessibili fino al primo novembre: 231 giorni di ininterrotta apertura.
La villa, realizzata nel 1875 dall’architetto ticinese Augusto Guidini, si presenta quasi come un tempio sacro della natura ospitando, su un’area di circa 16 ettari, uno dei Giardini Botanici all’inglese più importanti del mondo, con migliaia di specie di piante e fiori provenienti da ogni luogo.
Quest’opera doveva conciliare due esigenze fondamentali, estetica, da una parte, botanica, dall’altra. Le piante presenti, disposte con senso d’arte in una cornice di bellezza, fra lago e monti, hanno necessitato di diverse fasi lavorative per acclimatarsi al meglio.
Passeggiare nei Giardini di Villa Taranto è come viaggiare in paesi lontani. Molte sono le piante importate da ogni parte del mondo che vanno a costituire una collezione rarissima. Alcune di esse risultano essere addirittura uniche in Europa.
Tra i generi presenti citiamo:
Acer Palmatum Cap. Mc Eacharn
Acero dall’inconfondibile colore “rosso corallino”. La pianta tende al verde nella stagione estiva, per poi riprendere i colori scarlatti tipici nel periodo autunnale.
Davidia Involucrata
L’esemplare originario della Cina, messo a dimora nel 1938 dall’infante di Spagna Don Jaime nel “Prato delle Personalità”, ha assunto dimensioni e portamento talmente caratteristici da costituire motivo d’interesse anche in assenza delle curiose infiorescenze. È conosciuto anche con i nomi di “albero dei fazzoletti” o “albero delle colombe” per la spettacolare fioritura.
Dicksonia Antarctica
Elegante pianta originaria delle umide foreste dell’Australia appartenente alla famiglia delle felci e, in particolare, al gruppo delle “felci arboree” per il caratteristico tronco, è presente nel parco con oltre 30 esemplari.
Emmenopterys Henryi
Quest’albero, appartenente alle Rubiaceae, la stessa famiglia di caffè e gardenia, è originario delle foreste temperate della Cina, dalle quali fu introdotto in Europa nel 1907. Piantato in questi Giardini nel 1947, si dovette attendere fino al luglio 1971 per vedere la sua prima fioritura.
Metasequoia Glyptostroboides
Conifera a foglia caduca descritta solo sulla base di reperti fossili fino al 1941. I due esemplari presenti nei Giardini di Villa Taranto furono donati dal principe Borromeo al capitano Mc Eacharn rispettivamente nel 1949 e nel 1950.
Victoria Cruziana
Originario delle aree del Rio delle Amazzoni e Paranà, in America meridionale, il genere conta gli esemplari dalle maggiori dimensioni della famiglia delle ninfee. In giugno e luglio le foglie arrivano a sfiorare i due metri di diametro.
Una delle novità di quest’anno saranno i “giardini verticali” impiantati proprio nella serra della Victoria Cruziana. Realizzati con “piante vive” posizionate su strutture precostituite, la crescita di queste in un habitat perfetto darà vita a un giardino verticale. L’impatto visivo susciterà nel visitatore stupore e curiosità.
Parla del giardino come della realizzazione di un sogno, Neil Mc Eacharn, cultore di botanica e profondamente innamorato del Bel Paese.
Tra le opere più significative, regalano un’atmosfera intima e sognante la romantica “Valletta”, i “Giardini terrazzati” con cascatelle, piscina, vasche per ninfee e fior di loto, il “Giardino d’inverno” e il “Giardino palustre”, i viali di Azalee, Aceri, Rododendri e Camelie, i giardini delle Dalie con oltre 300 varietà, cui vanno ad aggiungersi fontane ornamentali e giochi d’acqua.
Una volta realizzato il suo giardino, il Capitano volle che il significato dell’opera, un vero tripudio di colori, profumi e sensazioni, venisse proiettato nel tempo e, con fine generosità, donò la proprietà allo Stato italiano esprimendo il desiderio che la sua opera avesse continuità nel futuro.
Ad oggi il patrimonio botanico dei giardini di Villa Taranto conta circa mille piante non autoctone e ventimila varietà e specie di particolare valenza botanica. L’esposizione dell’erbario di Mc Eacharn, aperto al pubblico, raccoglie 43 teche di flora spontanea della regione del Regno Unito classificate e nomenclate nel lontano 1929.
Le spoglie del Capitano, deceduto il 18 aprile 1964, insieme a quelle della famiglia del suo amministratore, dott. Antonio Cappelletto, riposano oggi in una Cappella Mausoleo costruita nei giardini.
La Villa non è visitabile, in quanto adibita a sede della Prefettura della nuova provincia del Verbano – Cusio – Ossola, mentre dal 1952 i Giardini sono aperti al pubblico da aprile a fine ottobre.
Da varie parti del mondo gruppi di studiosi e appassionati raggiungono Villa Taranto, attirati dall’interessante e preziosa raccolta botanica, dalla sua perfetta organizzazione e dall’ospitalità.
Il fascino dei lunghi viali, i profumi primaverili provenienti da piante e fiori pronti a rinascere dopo l’inverno, i primi timidi germogli, la fioritura di tulipani e dalie, i giochi di luci e ombre create da maestose piante che lì dimorano da centinaia di anni, le vasche di piante acquatiche tropicali, la serra di piante succulente e la nuova eccezionale fioritura dell’impianto di oltre 30 mila muscari, la natura che si risveglia daranno entusiasmo e stupore alla visita.
Interessante novità riguarda la collaborazione dell’ente con RAI Gulp. “Mia and me”, serie televisiva di animazione in onda dal 2012, registrerà a maggio una puntata nella quale i piccoli fan potranno partire, accompagnati dalla protagonista Mia, alla scoperta delle piante e dei fiori nella meravigliosa cornice dei Giardini Botanici di Villa Taranto.
L’Ente ha infine ritenuto opportuno realizzare un’apposita applicazione per smartphone al fine di dare al visitatore la possibilità di informarsi dettagliatamente, durante tutto il percorso, sulle peculiarità delle specie botaniche presenti. Quest’app descriverà i principali punti d’interesse del parco.
Non rimane che augurare… Buona primavera!
in Tempo libero
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