Villa Treves, una delle più antiche ville belgiratesi, è un edificio caratterizzato da una pianta articolata che si erge maestosamente a metà della collina retrostante il lago offrendo una splendida visuale sulla sponda lombarda e, in particolare, sull’Eremo di Santa Caterina del Sasso. Al fine di mitigare l’asperità del pendio su cui è costruita, è stato creato un sontuoso giardino a terrazze al quale è possibile accedere mediante scalinate simmetriche.
La Villa fu costruita nel 1780 dalla storica famiglia di Belgirate dei Beretta che successivamente la cedette a Domenico Pino (1760 – 1826). Costui, nato in un’agiata famiglia di commercianti, era una generale italiano che servì Napoleone Bonaparte nella Grande Armée in qualità di generale di divisione. La dimora passò poi dapprima ai conti Fontana di Milano e successivamente ai Biscaretti di Ruffia, fino a quando, nel 1892, l’edificio fu acquisito dall’editore milanese Emilio Treves e fu da allora conosciuta con il nome di “Villa Maria”, in omaggio alla figlia del proprietario.
Grazie al richiamo rappresentato dalla personalità dell’editore la Villa divenne ben presto un punto d’incontro e un luogo di riunione ideale per gli intellettuali dell’epoca: a quel tempo nelle sue stanze era possibile incontrare scrittori celeberrimi come Arrigo Boito, Gabriele D’Annunzio, Edmondo De Amicis e Giovanni Verga. Alla morte di Treves la villa passò alla nipote, e dopo numerose altre vicissitudini ha assunto la funzione, che mantiene ancora oggi, di moderno Centro Congressi dell'Hotel Villa Carlotta.
La facciata della Villa presenta una loggia architravata e un portico-belvedere oggi chiuso da vetrate. I vari interventi di restauro succedutisi nel corso degli anni non hanno modificato sostanzialmente l’impianto della facciata, mentre sono state più evidenti le modifiche occorse agli edifici a Nord. Qui è infatti stato annesso un fabbricato con colonnato in stile neoclassico. La Villa è circondata da un lussureggiante parco all’inglese, lo stesso che ospita Villa Fontana, un tempo unica proprietà, che si estende per ben 24.000 mq e raccoglie al suo interno numerose specie rare ottimamente preservate tra cui: sequoie, canfore, araucarie, magnolie grandiflora e una grandiosa palma marina, messa a dimora probabilmente nel XVIII secolo.
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