Proponiamo oggi un interessantissimo itinerario in quella parte del Canton Ticino limitrofa al Lago Maggiore.
Infatti, oltrepassata la cittadina di Locarno e sempre in direzione nord, giungiamo a Bellinzona, capitale del Canton Ticino e capoluogo del distretto omonimo, cittadina attraversata dal fiume Ticino. Considerato il ricco patrimonio storico-artistico della cittadina elvetica vi consigliamo di dedicarci una giornata intera.
La città viene nominata per la prima volta in un noto passo di Gregorio di Tours nel 590 d.C. Durante il medioevo Bellinzona viene a lungo contesa tra Como e Milano, per poi entrare stabilmente nell'orbita milanese a partire dal XV secolo. Nel periodo napoleonico nasce il Cantone di Bellinzona (1798) che prenderà poi il nome, nel 1803, di Cantone Ticino, di cui Bellinzona è capitale.
I suoi tre castelli, le sue fortificazioni e la sua cinta muraria sono stati iscritti nel 2000 nella lista del patrimonio dell'umanità stilata dall'UNESCO. La città possiede un Teatro, posto in piazza Governo, edificato nel biennio 1846-1847 su disegno dell'architetto milanese Giacomo Moraglia, uno dei maggiori architetti neoclassici lombardi della prima metà del XIX secolo, e recentemente restaurato. Presso la Villa dei Cedri, in piazza San Biagio nel quartiere di Ravecchia, è presente un Museo di arte moderna con un ampio parco. Nel viale Stefano Franscini ha sede l'Archivio di Stato del Canton Ticino (ASTI) che, tra l'altro, conserva due preziose pergamene (tempera e oro su pergamena); con la prima Galeazzo Maria Sforza, duca di Milano, conferma i privilegi di Bellinzona del 13 dicembre 1476, con la seconda Luigi XII, re di Francia e duca di Milano, concede privilegi a Bellinzona e Claro del 12 novembre 1499.
Da visitare: la chiesa collegiata dei Santi Pietro e Stefano; l'oratorio di Santa Marta sul fianco nord della collegiata; l'oratorio del Corpus Domini; la Chiesa di San Rocco; la chiesa evangelica; la chiesa conventuale di Santa Maria delle Grazie e l'annesso convento di San Francesco d'Assisi e l’ottocentesca Piazza Governo.
Ma come dicevamo qui fanno da padroni i castelli. Il "Castelgrande", detto anche castello vecchio dal XIV/XV secolo, castello d'Uri dal 1506, castello di S. Michele dal 1818; il castello di Montebello, detto nel Tre e Quattrocento anche castello piccolo, nuovo o di mezzo, dal 1506 castello di Svitto, dal 1818 castello di S. Martino, sorge su uno spuntone roccioso a est del nucleo urbano di Bellinzona, le cui origini risalgono al tardo XIII secolo; e il Castello di Sasso Corbaro, circa 600 m a sudest della città, nel punto più alto del dosso roccioso su cui sono distribuite le fortificazioni di Bellinzona (detto anche castello d'Untervaldo dal 1506, castello di S. Barbara dal 1818) che stando a un'annotazione della metà del XV secolo, dovrebbe risalire agli inizi del 1400.
Follow @LagoMaggioreNet