221 chilometri quadrati e una lunghezza di ben 65 km: parliamo di uno dei laghi più belli del nostro Paese e, allo stesso tempo, di uno dei più grandi; il Lago Maggiore. Questo lago ha in sé una memoria ed una storia così antica che lo rendono uno dei luoghi storici di più alto valore in Italia.
Tutti osservano il lago oggi ma pochi conoscono la sua storia che risale a millenni addietro. L’origine del Lago Maggiore è senza dubbio glaciale e, dai periodi più antichi ad oggi, le popolazioni che si sono stanziate sul Lago Maggiore sono davvero tante; dai Celti ai Galli, dai Barbari ai Romani fino ad arrivare al periodo delle casate nobiliari come quella dei Visconti, degli Sforza e dei conosciutissimi Borromeo.
Ma cosa potrebbe raccontarci il Lago Maggiore se avesse voce?
Secoli e secoli di bellezza, di arte, di tradizione, di folklore allo stato puro. Come quando i più grandi artisti di tutti i tempi si affacciavano su quello specchio d’acqua per trovare ispirazione alle loro opere come Hemingway o Charles Dickens che amava rifugiarsi sull’isola Bella, un vero e proprio paradiso immerso nella natura.
Ancora il celebre maestro d’orchestra Toscanini trovava ispirazione per la sua musica guardando il lento movimento del lago e l’atmosfera, nei secoli che dal ‘700 arrivano fino ad oggi, non pare essere cambiata. La storia del Lago Maggiore, dunque, non la fanno solo i monumenti che chiunque, in una vacanza sul lago, può visitare. La storia di questa terra la fanno gli eventi, le tradizioni e i miti che accompagnano chi giunge sulle sponde del lago in un viaggio mistico.
Basta solo percorrere parte del lungolago di Pallanza, infatti, per poter sentire la grandiosità di quel famoso Giro d’Italia degli anni ’50 che proprio su quella terra percorreva la sua strada verso il successo. E ancora la più celebre manifestazione di bellezza in Italia, Miss Italia, si teneva proprio lì, lì dove la bellezza era di casa e dove ogni aspirante miss veniva circondata da un’aurea di magia, con le acque del lago a fare da sfondo. Ed infine quelle tre piccole isole che assieme prendono il nome di isole Borromee, oggi raccontano la storia dei lavori di un tempo e lo fanno attraverso le case, le vie e gli attrezzi ancora visibili, spesso abbandonati lì, su qualche gradone in pietra.
Il Lago Maggiore non è solo natura e turismo. È storia, è tradizione, è l’emblema del nostro Paese nella sua accezione più bella, come luogo in cui tutto appare quasi come un miracolo, una sorta di sogno ad occhi aperti che chi osserva non può mai più dimenticare.
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Gen28
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