Maggiore di nome ma non di fatto, questo lago è il secondo in Italia per superficie (il primo è il Lago di Garda) e profondità (dopo il Lago di Como). Un tempo si riteneva fosse il più esteso dei laghi prealpini, del resto bagna sia la Svizzera (Canton Ticino) che l’ Italia (province di Verbania, Novara e Varese).
Noto anche come Verbano, il Lago Maggiore è tra le mete di villeggiatura più gettonate, i turisti stranieri se ne innamorano al punto da decidere di comprare una casa per le proprie vacanze, contribuendo alla crescita del mercato immobiliare del luogo.
Caratterizzato da ben undici isole (Isole Borromee e Isole di Brissago), distribuite tra Piemonte, Svizzera e Lombardia, il Lago Maggiore si colora di una rigorosa vegetazione, con piante sia mediterranee che atlantiche e rappresenta a tutti gli effetti il collegamento più immediato tra Italia e Svizzera. Gli appassionati di artigianato potranno perdersi nelle varie botteghe in cui si lavorano il legno e la seta, i curiosi invece potranno ammirare il Sancarlone, l’imponente monumento raffigurante San Carlo Borromeo che pare abbia ispirato l’artista Frederic Auguste Bartholdi nella progettazione della Statua della Libertà. Stresa è una delle città più amate dai turisti per il suo lungolago maestoso e per la grande quantità di hotel sul Lago Maggiore tra i più belli sul territorio mentre Verbania Pallanza, con i suoi giardini, è uno dei luoghi preferiti per la villeggiatura nel periodo che dalla primavera va fino all’autunno inoltrato.
Le vallate e i borghi del Lago Maggiore fanno da cornice a svariate leggende, come quella che vede le streghe di Sambuchetto, signore dedite al rapimento dei bambini, e il diavolo in persona danzare presagendo sciagure personali e naturali. Tra i luoghi più suggestivi vi sono, poi, le balme, grotte in cui un tempo dimoravano lupi mannari, streghe e fate protettrici delle valli. Gli amanti del brivido, invece, potranno avventurarsi verso la cascata dei dannati, in cui vagano gli spiriti di due malvagi alpini. Il monte Capio, infine, è segnato dai ruscelli alimentati dalle lacrime che la solitaria regina della neve versò per il suo perduto amante. Un luogo incantato, dunque, in cui tornare bambini sulle tracce del labile confine che separa realtà e immaginazione.
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Feb22
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