Opere artistiche e splendore scenografico sono le caratteristiche di Orta San Giulio, seducente borgo medievale tra i più belli d’Italia che il 31 gennaio regalerà ai visitatori un clima di grande festa. Anche quest’anno, infatti, si svolgeranno i festeggiamenti in onore del Santo patrono e si potrà partecipare a uno degli eventi del Lago d’Orta più amati.
La bella tradizione si rivela una preziosa occasione per vivere la straordinaria atmosfera di questo specchio di Lago: Orta San Giulio e la stupenda isola accolgono i visitatori presso il convento di clausura per la distribuzione del pane. Durante la messa, nella Basilica romanica, avverrà la suggestiva benedizione degli strumenti dei muratori e, nel corso della giornata, l’incanto dell’agnello e dei beni regalati dai cittadini.
San Giulio viene festeggiato con grande affetto ogni anno: è il patrono di questo incantevole angolo di paradiso dove storia e leggenda regalano racconti memorabili. La tradizione narra, infatti, che San Giulio abbia solcato il lago camminando sul suo mantello per scacciare serpenti e draghi dall’isola. Ma nella memoria collettiva trova posto anche un’altra storia emozionante che lega il Santo ai muratori, di cui è patrono.
… era il IV secolo quando Giulio, presbitero greco, e il fratello Giuliano, diacono, arrivarono dall’isola di Egina: l’imperatore aveva conferito loro il potere di edificare Chiese cristiane. Un giorno, in un cantiere in cui molti muratori stavano lavorando, un edile si tranciò, incidentalmente, un dito. La disperazione dell’uomo era grande perché al dolore fisico si univa la paura di non poter più provvedere alla famiglia. In quel drammatico momento San Giulio si avvicinò al poveretto e riattaccò il dito, in un modo così semplice e naturale che gli astanti si chiedevano come avesse fatto. Da quel momento non solo il muratore riebbe la mano perfettamente integra ma tutti i presenti si impegnarono alla costruzione della chiesa con una partecipazione che non era dettata dalla paura dell’imperatore ma dal convincimento che quella era la cosa giusta da fare.
La festa è una incredibile opportunità per visitare anche i palazzi e le sale di Palazzo Gemelli e Palazzo Penotti Ubertini, edifici storici del borgo di indiscusso pregio. Un servizio di battellini porterà i visitatori da piazza Motta alla deliziosa isola di San Giulio dove la stradina pedonale, mistica e silenziosa, conduce al monastero benedettino “Mater Ecclesiae”. Qui le suore si dedicano allo studio e al restauro di opere antiche e, per questa particolare occasione, preparano il pane per San Giulio.
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Gen29
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